Come avviene la trasformazione del vetro piano

Il vetro piano viene consegnato ai trasformatori sotto forma di lastre in "grandi dimensioni", pronte per essere tagliate nelle misure di impiego.

Il taglio avviene manualmente o automaticamente mediante impianti a programmazione computerizzata.

I principali tipi di molatura consistono nella:

Sfilettatura: eliminazione meccanica o manuale del filo o degli spigoli taglienti al bordo delle lastre

Molatura a filo greggio: abrasione dei bordi di una lastra ottenuta con nastri o mole di pietra, di carborundum o diamantate, di grana piuttosto grossolana per eliminare le irregolarità del taglio.

Molatura a filo lucido: fase successiva alla precedente consistente nell'eliminazione di ogni minuta asperità dei bordi e una lucidatura degli stessi con mole diamantata e grana finissima o polveri di pomice o di ossido di cerio.

Molatura a filo lucido industriale: ottenuto dalla molatura del bordo delle lastre con mole di adeguata finezza, senza successive lavorazioni. L'aspetto è semiopaco, ma il bordo ha una buona finitura.

Molatura a smussi e a bisello: lavorazione dei bordi di una lastra che, essendo eseguita con un angolo qualunque inferiore ai 90° rispetto alla superficie della lastra, interessa, oltre che il bordo, la stessa superficie. Lavorazione molto delicata e appariscente, viene ancora oggi usata per prodotti di pregio nell'arredamento di interni.

In alcuni casi si procede alla foratura per applicare maniglie, viti, bulloni, per produrre porte, box doccia, facciate sospese, mobili e ad incisioni da eseguirsi con apparecchiature automatiche o montate su flessibili manuali, come pure con getti di sabbia o con acido specifico.

Le decorazioni possono essere realizzate attraverso i seguenti procedimenti:
Sabbiatura: decorazioni a getto di sabbia abrasiva con un compresso d'aria che permette di ottenere dei veri e propri disegni.

Satinatura: decorazioni all'acido con le quali si possono ottenere effetti di luce diffusa o parziale, di opacizzazione della lastra, come pure incisioni, più o meno profonde.

Givrettatura: eseguita per strappo di particelle da una superficie di una lastra (ormai in disuso).

Verniciatura o Laccatura: per uso di arredamento e architettura di interni le lastre di vetro possono essere verniciate con prodotti ad essiccazione naturale o accelerata mediante lampade a raggi IR.

Smaltatura: processo mediante il quale si colora completamente la faccia di un vetro per effetto dell'applicazione a rullo o a spruzzo; può essere stabilizzata con ulteriore trattamento termico.

Serigrafia: usato per la riproduzione con vernici e smalti su lastre piane o curvate, disegni, scritte, decorazioni a scopo artistico o funzionale con l'uso di telai e appropriata tecnica. Può essere stabilizzata con ulteriore trattamento termico.

Opacizzazione: procedimento che, assicurando l'inalterabilità del deposito opacizzante anche se esposto agli agenti atmosferici, consente anche l'incollaggio di pannelli coibentati.

Si ottiene attraverso:

  • l'applicazione di films plastici, incollando sulla lastra delle sottilissime pellicole in poliestere o in polietilene
  • la siliconatura, spruzzando sulla lastra, con impianti specifici a pressione, dei granuli di silicone diluiti al fine di ottenere, dopo adeguata polimerizzazione, una pellicola gommosa perfettamente aderente
  • laccatura a freddo o a caldo, depositando sulla lastra speciali lacche poliuretaniche

 



Trattamenti termici:

La tempra del vetro viene effettuata al termine di tutte le lavorazioni richieste (messa in misura, molatura, foratura, serigrafia) e consiste in un processo termico mediante il quale si inducono particolari tensioni in una lastra di vetro, allo scopo di conferire migliori, più elevate caratteristiche di resistenza, in particolare alla flessione.
Al raggiungimento della temperatura prossima al rammollimento, la lastra viene estratta dal formo e bruscamente raffreddata. Le tensioni indotte in questa azione risultano di trazione all'interno e di compressione allo stato superficiale esterno, quindi di più elevata resistenza meccanica. La lastra temprata ha la caratteristica di ridursi in minuti frammenti non taglienti quando si rompe, perciò considerata di sicurezza.

Per ottenere il vetro indurito si procede come per la tempra, con la differenza che il raffreddamento viene eseguito più lentamente rispetto ad un pari spessore di vetro temprato. Il vetro indurito ha il vantaggio di non avere problemi di rottura spontanea, di mantenere una resistenza meccanica maggiore del vetro ricotto e di avere una minore deformazione dell'immagine riflessa. A differenza del temprato la rottura avviene in pezzi grossolani e, per tale motivo, non è classificato come vetro di sicurezza.

Il vetro stratificato si ottiene interponendo materiale plastico tra due o più lastre di vetro, sotto l'azione combinata di calore e pressione. Variando il numero delle lastre e degli strati di plastico, si ottiene una vasta gamma di stratificati in grado di coprire tutti i livelli di sicurezza e protezione verso le persone ed i beni. Anche se colpito con violenza il vetro stratificato si può incrinare, ma difficilmente sfondare.

Curvatura
La curvatura o bombatura delle lastre, adottata nel campo dell'edilizia e dell'arredamento, si ottiene mediante un processo di fabbricazione complesso che implica una attenta precisione delle misure sia nella realizzazione della lastra che del telaio di contenimento. Infatti la lastra di vetro verrà tagliata con le dimensioni dello sviluppo che assumerà una volta curvata.

Argentatura
Trattamento di deposito su una superficie del vetro, di argento metallico (per precipitazione di nitrato d'argento) al fine di renderla perfettamente riflettente (a specchio). La protezione della superficie si ottiene mediante successiva verniciatura finale.

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